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Opera dell'esimio Artista Marcel Marlier |
La parola alfabeto nasce proprio dall'ordine delle lettere dell'alfabeto greco, o meglio dal nome delle prime due: alfa e beta. E ha questo nome, o uno che gli assomiglia molto, in tutte le lingue, anche quelle che elencano le lettere cominciando dalla K o dalla G. Volendo fare i pignoli, potremmo scoprire che c'è qualcosa di sbagliato in tutto ciò: infatti la seconda lettera greca, beta, si pronuncia << v >> !
Alibi
Non c'è film o romanzo poliziesco che non parli di alibi. L'accusato deve avere
questa << cosa >> e se è innocente fruga disperatamente nella memoria, se è colpevole cerca testimoni falsi e corruttibili per procurarsela illegalmente: tutto per dimostrare che, mentre veniva commesso il delitto, era altrove. Questa parola è usata praticamente in tutte le lingue parlate, anche quelle che non derivano dal latino come la nostra, e il fatto è particolarmente curioso sapendo che alibi, nel linguaggio degli antichi Romani, significava molto semplicemente
<< altrove >> .
questa << cosa >> e se è innocente fruga disperatamente nella memoria, se è colpevole cerca testimoni falsi e corruttibili per procurarsela illegalmente: tutto per dimostrare che, mentre veniva commesso il delitto, era altrove. Questa parola è usata praticamente in tutte le lingue parlate, anche quelle che non derivano dal latino come la nostra, e il fatto è particolarmente curioso sapendo che alibi, nel linguaggio degli antichi Romani, significava molto semplicemente
<< altrove >> .
Allarme
Che sia dato con una sirena, una campana o un fischietto, l'allarme mette tutti in agitazione: i prudenti corrono a rifugiarsi da qualche parte, i curiosi a vedere che cosa sta succedendo. Non sono certo molti ( e in generale lo fanno controvoglia e solo perchè è il loro lavoro) quelli che corrono << alle armi >>!
Eppure la parola nasce proprio dall'invito ad armarsi al primo avviso di pericolo... avviso che, in tempi lontani, veniva dato suonando le campane appena uno straniero mostrava il naso all'orizzonte.
Allocco
Gli allocchi sono astuti, intelligenti, scattanti, agili, forti...
Si definisce allocco chi si comporta da stupido ingenuo, chi si lascia facilmente ingannare imbrogliare, chi si dimostra indifeso di fronte alle difficoltà più elementari.
C'è qualcosa che non funziona in queste righe: il fatto è che prima si parla dell'allocco animale, una specie di gufo, e poi dell'allocco umano, cioè degli uomini che si prendono l'insulto perchè sono un po' stupidi.
Per spiegare questo stravolgimento di significato bisogna sapere che gli allocchi sono predatori notturni e perciò dormono di giorno: quando qualcuno li vede e li sveglia di soprassalto rimangono inebetiti a guardare con gli occhioni sbarrati chi li ha disturbati, più o meno come capita a noi quando ci tirano giù dal letto di prima mattina... non siamo forse un po' allocchi tutti, in certi momenti?
Ammazzare
Istintivamente attribuiamo alla parola ammazzare un significato più violento che non a
<< uccidere >>, e non sbagliamo.
La << mazza >> non è infatti solo il martellone del fabbro, ma anche la grossa clava che in genere tiene in mano Ercole nelle statue a lui dedicate: un'arma da guerra, insomma, che nel Medioevo fu variamente perfezionata e appesantita con chiodi e borchie ( mazza ferrata ) , così da essere ben certi di ammazzare lo sfortunato che se la prendeva in testa. (continua)